Tecniche

Ogni strumento diventa utile per ogni specifico intervento.

Le tecniche psicoterapeutiche sono strumenti relazionali che lo terapeuta utilizza all’interno delle sedute per avvicinarsi maggiormente a quei processi mentali bisognosi di un cambiamento. Ricordando che alcune tecniche nascono in particolare da specifici approcci, ogni psicoterapeuta è pienamente in grado con la propria formazione di miscelare al meglio ognuna di esse, affinché il proprio intervento risulti quanto più efficace possibile.

Gestalt
  1. Esercizio di consapevolezza
    Il miglior atteggiamento da avere in questa pratica è rispondere alle 4 domande: cosa stai facendo “in questo momento”, cosa senti, cosa stai cercando di evitare, cosa vuoi da me? L’obiettivo è quello di focalizzare il flusso delle proprie sensazioni fisiche, dei sentimenti per focalizzare le figure che appaiono sullo sfondo.
  2. La “sedia vuota”
    Questa tecnica da la possibilità al cliente/paziente di proiettare in una sedia vuota parti di se represse, non integrate attuando un grande lavoro di integrazione e chiusura di situazione aperte o in sospeso.
  3. La messa in atto (enactment)
    In questa situazione la persona passa all’azione, in modo volontario per realizzare un qualcosa di bloccato, mobilitando il corpo verso l’agito e permettendo il viversi di quella situazione.
  4. Il monodramma
    Il monodramma da modo alla persona di mettere in scena i propri vissuti di volta in volta che essi emergono. Inscenarle aumenta la consapevolezza di ciò che possa essere contradditorio.
  5. Le polarità
    Partendo dal presupposto che esistono in noi gli estremi di qualsiasi tematica, si vuole con questa tecnica far entrare la persona in contatto con tutta la propria espressività che abbiamo modo di sentire negli estremi, nelle nostre polarità.
  6. L’amplificazione
    Questa tecnica ha come focus l’utilizzare tutto ciò che ci pone al confine di contatto, estremizzandolo affinché possa essere colto maggiormente nella sua autenticità e possa essere rivelatore di nostri aspetti bloccati.
  7. L’elaborazione del sogno
    Anche in gestalt avviene un lavoro sul sogno, in modo differente dai classici approcci analitici. In gestalt il sogno prende vitalità e ogni parte di esso rappresenta una parte della persona.
  8. L’espressione metaforica
    L’utilizzo del linguaggio simbolico o metaforico diviene un elemento che caratterizza la gestalt. Questo può avvenire attraverso una vasta gamma di tecniche di espressione artistica quali la pittura, la scultura, il modellagio, danza, composizione musicale ecc.
Ipnosi

Con l’ipnosi la persona sperimenta cambiamenti a livello di sensazioni, percezioni, pensieri e di comportamento. Fondamentale è creare uno stato di estrema calma, benessere e rilassamento per agevolare quanto al meglio il processo ipnotico.
Ha innumerevoli campi d’applicazione ma diviene sempre importante, qualunque esso avere cura che la persona abbia una sufficiente stabilità psicologica, essendo appunto controindicata con specifici quadri di personalità.

  1. In ambito psicologico può essere applicata a tutte le problematiche ad eccezione dei disturbi psicotici. Nello sport per migliorare le capacità fisiche nelle prestazioni atletiche. Permette una ottimale focalizzazione per una prestazione nettamente migliore. Come ormai risaputo diventa una tecnica preparatoria per molti atleti, capace di accrescere l’efficacia nel raggiungimento dell’obbiettivo.
  2. L’ambito medico: disturbi cardiovascolari, dermatologici, asma, disturbi dell’apparato uro-genitale e dell’apparato digerente, cure palliative e terapia del dolore.
EMDR

L’EMDR è un metodo psicoterapico “strutturato”, ossia che segue un protocollo rigido, sicuramente in modo maggiore rispetto al classico colloquio psicoterapeutico. Viene utilizzato per il trattamento di eventi traumatici e quindi di una loro elaborazione, ma anche per esperienze maggiormente quotidiane e ugualmente stressanti.
Definiamo brevemente cosa sia un trauma. Con esso intendiamo un qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il modo. Chiaramente l’impatto è negativo e la mente e come se rimanesse bloccata, non riesce ad andare avanti, ripensa e ripensa all’evento.
A questa definizione integriamo due principali tipologie di traumi, cosidetti traumi piccoli “t” e traumi di maggiore identità “T”.
I primi “t”corrispondono a eventi soggettivamente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa.
I secondi “T” tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o di altre persone.

Cognitivo-Comportamentali
  1. Desensibilizzazione sistematica
    Questa tecnica viene utilizzata nel trattamento delle reazioni fobiche. Portando la persona ad uno stato di intenso rilassamento e facendogli vivere in modo graduale lo stimolo fobico, ristruttura quest’ultimo con un vissuto maggiormente piacevole.
  2. Allenamento al comportamento assertivo
    Mirato al superare le angosce e inibizioni sociali. Attraverso un graduale lavoro la persona sviluppa un maggior auto-controllo drammatizzando un ruolo e/o con l’imitazione di un modello.
  3. Implosione (flooding)
    Si arriva a far sperimentare in modo intenso a livello immaginativo la situazione oggetto d’analisi. Facendo questo si riesce maggiormente a toccare l’irrealtà del pensiero che genera l’ansia.
  4. Riconoscimento del meccanismo che genera l’emozione negativa
    Si lavora in psicoterapia per individuare insieme al cliente/paziente quelle convinzioni e quelle credenze distorte. Esse diventano il substrato disfunzionale per lo sviluppo della problematica psicologica.